Secondo i Maestri Shaolin ogni malattia, fisica o psichica, ha le sue radici profonde in una volontaria o involontaria infrazione, delle leggi della natura o dell’ordine universale (dharma) su cui si fonda ogni equilibrio. Quando, infrangiamo il dharma, pretendendo dal corpo ciò per cui non è stato progettato, il sistema immunitario si danneggia e diventa facilmente vulnerabile. Quando invece coltiviamo pensieri e atti elevati, il sistema immunitario si rafforza. Quando diventiamo consapevoli della nostra Natura spirituale e cessiamo di identificarci con la struttura corpo-mente, ci riappropriamo dei nostri preziosi strumenti di auto-guarigione. La quinta regola Shaolin ingiunge ai monaci di non assumere medicine se non è necessario, altrimenti l’energia vitale smetterà di fluire liberamente.
In realtà i farmaci non sono gli artefici della nostra guarigione, ma agiscono da catalizzatori o stimolatori dell’energia vitale, la vera responsabile della protezione dell’organismo. Se s’impara ad ascoltare il linguaggio del corpo e a produrre volutamente questi stimoli, quando sono necessari, non ci sarà più bisogno di assumere catalizzatori dall’esterno, perché il corpo è in grado di produrre da solo i farmaci di cui ha bisogno. I Monaci Shaolin imparano ad attingere alle proprie risorse interiori, per attivare il processo salutare che allunga la vita e riduce le sofferenze psicofisiche. Il corpo e la mente, come l’universo intero, sono pieni di energie sottili, non direttamente percepibili con i sensi. Non ci sono barriere tra piano fisico, psichico e metafisico; la vita stessa è una combinazione di queste tre interagenti dimensioni di realtà, come spiega del resto anche dalla scienza occidentale. Di conseguenza se ci occupiamo soltanto della salute fisica, trascurando quella mentale, non otterremo risultati duraturi, mentre chi diventa spiritualmente illuminato attiva automaticamente le risorse interiori di auto-guarigione in grado di influire anche sul piano psicofisico.
La medicina Shaolin indica specifici atteggiamenti da adottare per prevenire e guarire psicopatologie e malattie fisiche, attraverso un adeguato assorbimento dell’energia dell’universo.
In accordo alla medicina tradizionale cinese, il Qi esaurito (xie-Qi) può essere reintegrato nel corpo attraverso tre metodi:
-
la respirazione controllata,
-
il raccoglimento o meditazione,
-
l’alimentazione appropriata.
In presenza di patologie specifiche, a questi tre metodi principali, la medicina Shaolin accosta le terapie tradizionali a base d’erbe e piante medicinali, descritte nei cinque volumi del trattato Shaolin Ben-Cao, “Materia Medica Shaolin”, l’imposizione delle mani e altri metodi curativi come la saliva, il soffio, lo sguardo, i simboli e i suoni curativi. Tuttavia una volta raccolta l’energia cosmica, è necessario conservare la vitalità che ne deriva mantenendosi in armonia con le energie universali, sviluppando le seguenti buone abitudini Shaolin:
-
rispettare i principi etici.
-
studiare se stessi alla luce delle Sacre Scritture.
-
stare in compagnia di persone sagge e illuminate.
-
ascoltare e praticare gli insegnamenti di un Maestro spirituale autentico.
-
nutrire la mente solo di impressioni positive.
-
essere consapevoli che ognuno ha dentro di sé tutta la forza di cui ha bisogno per poter definitivamente guarire e mantenersi sano.
-
coltivare uno spirito ascetico.
-
impegnare le proprie energie nella ricerca spirituale.
-
praticare la meditazione sul mantra.
-
abbandonarsi con fede a Buddha.
-
impegnarsi con amore e devozione al Suo servizio.
Namo Amitabha