Nella sua fase applicativa (fang-fa) lo Shaolin kung-fu include tecniche di presa e di leva chiamate qin-na (lett.”afferrare e controllare”) che incarnano “il metodo migliore per opporsi alla forza” basato sul principio buddhista della non-violenza (ahimsa). I Maestri Shaolin insegnano: “Dato che pace e tranquillità sono da preferire alla vittoria, (in caso di aggressione) è molto semplice la scelta da operare: fuggire immediatamente. Comprendi la realtà della natura e vedrai che nessuna forza umana può colpirti. Non tentare di opporti alla forza affrontandola, evitala. Non c’è bisogno di fermare la forza, è più facile farle cambiare direzione. Impara i metodi per conservare non quelli per distruggere. Evita piuttosto che bloccare, blocca piuttosto che ferire, ferisci piuttosto che storpiare, storpia piuttosto che uccidere, perché ogni vita è preziosa e una vita perduta è perduta per sempre.”
Lo 少林擒拿 Shaolin Qin-na comprende:
  • – tecniche di presa
  • -tecniche di pressione
  • -tecniche di percussione.
Le 360 tecniche di qin-na Shaolin sono suddivise nelle seguenti categorie:
  1. fen-jin:disgiunzione dei muscoli e dei tendini,
  2. cuo-gu: dislocazione delle ossa,
  3. bi-qi: soffocamento,
  4. duan-mai: ostruizione circolatoria,
  5. dian-xue: pressione dei meridiani.
Le tecniche di cattura, presa e leva (拿骨 Ná-gǔ), immobilizzano l’avversario bloccando e controllando muscoli, tendini (拿筋 Ná-jīn) e articolazioni, provocando lussazioni articolari o dislocazione delle ossa (错骨 Cuò-gǔ). Le tecniche di pressione vengono applicate sul tratto respiratorio o sulle terminazioni nervose, per provocare dolore, soffocamento (鼻息 bí-xī), ostruizione circolatoria (断脉 Duàn-mài), temporanea paralisi e incoscienza, oppure sui punti di pressione energetici (點穴 Diǎn-xuè) per alterare la circolazione del Qi negli organi interni.
Il qin-na richiede lo sviluppo dell’intenzione (yi), dell’energia interna (Qi), della potenza marziale (jin) e una conoscenza dettagliata delle tecniche di mano, della scelta del momento opportuno per colpire, e della profondità da raggiungere. Molte tecniche di qin-na tramandate dai Maestri del Tempio riguardano anche l’uso delle armi. Alcune armi, come ad esempio le spade uncinate “gou”, o l’impugnatura del “chai” e alcune alabarde Shaolin, furono progettate allo scopo di disarmare l’avversario, catturando la sua arma. E’ necessario imparare tutto questo direttamente da un Maestro qualificato del Tempio, non solo a causa della vastità di conoscenza che l’argomento richiede, ma anche perché la maggior parte delle tecniche può facilmente provocare la morte. A tempo debito il Maestro tutore affida il suo allievo al Maestro più competente del Monastero per imparare questa difficile arte.Il Maestro, comunque, impartisce questi pericolosi insegnamenti solo agli allievi fidati e d’impeccabile moralità, altrimenti li tiene segreti.
Namo Amitabha