Per un sereno confronto e reciproco arricchimento nell’ambito sportivo tra Oriente ed Occidente, lo Staff organizzativo di “MILAN meets SHAOLIN”, consapevole del valore altamente educativo della Cultura e Arti Marziali Shaolin, è lieto di presentare, all’interno della 2°edizione della Manifestazione, in collaborazione con CdO Sport, MEETING di RIMINI e PROVINCIA di MILANO, la MOSTRA FOTOGRAFICA dedicata al Valore educativo dello Sport nel mondo occidentale.
PRESENTAZIONE 2 AUSSTELLUNGEN:
  • Titel: “Shaolin- Von China, Weltkulturerbe” e “In das Spiel ernst. L’avventura dello Sport”
  • Dove: La Casa delle culture del mondo. Via Giulio Natta, 11- M1 Lampugnano- Mailand
  • Wann: 23 November – 4 Dezember 2011
  • Organisation: Shaolin Temple Italy (Shaolin Cultural Center von Mailand) in collaborazione con Cdo Sport.
  • Konzept und wissenschaftliche: Shaolin temple Italy e Cdo Sport
  • Allestimento creativo: Shaolin Temple Italy (Shaolin Cultural Center von Mailand)
  • Trama narrativa MOSTRA “SHAOLIN” : la mostra presenta la Cultura Shaolin in un percorso che si snoda lungo la natura che ospita il Tempio, l’Arte Marziale, l’Arte architettonica, Monks Malerei und Skulptur Krieger mit einer ausgewählten Menge von Fotografien und die Ausstellungen Ausstellungen von traditionellen Waffen.
  • Narrative Grundstück: AUSSTELLUNG “IN GAME ERNST” : Die enorme Kraft des modernen Sports passiert es ist, dass sie die allgemeine Sicht als positives Phänomen zu akkreditieren verwaltet. Aber es ist auch seine Schwäche, weil die zunehmend ernste Probleme, die ernsthaft angegangen plagen scheitern werden. Die Sportwelt windet sich in einem Versuch, aus seinem Körper zu vertreiben, gesund definitions, die Dotierung Virus, Calciopoli, manipulierten Budgets, dotierten Athleten von Siegen und Geld, und über Degenerations. Aber das Gefühl der Hilflosigkeit und Ohnmacht ist offensichtlich,. Hinter Mauern zur Schau stellen Leidenschaft Bilder, gloria, Gruß, Freundschaft, Sport pflegt eine autarke Selbstverständnis, che pretende di porsi fuori dalla storia e i suoi drammi, libera da vincoli di appartenenza che non siano i suoi propri. Ma non è così. Non si può pensare lo sport “a prescindere”, pena cadere nelle mani del potere egemone. Come in effetti accade. Come ogni fenomeno umano lo sport riflette un punto di vista, una concezione della realtà che in esso si esplicita nel modo di affrontare gli elementi che lo compongono: Körper, gioco, lotta. La mostra propone una precisa, ben definita concezione di questi ed illustra le conseguenze che sull’umano si vengono a determinare se lo sport viene usato come strumento educativo in funzione della crescita totale della persona. Bellezza, passione, sacrificio, appartenenza, autorità, disciplina, senso del limite, lealtà prendono corpo solo in un clima che afferma che il corpo, il gioco e la lotta sono straordinarie occasioni per far scoprire l’io a se stesso, la stoffa di cui è fatto, esaltare la persona nella sua unicità ed autenticità. Non sono valori dello sport in sé. Molte realtà sportive infatti ne documentano di diversi ed anche opposti, che prendono il nome di arrivismo, superficialità, prepotenza, presunzione, successo ad ogni costo, frode ed inganno. Tutto dipende dal contesto,. dall’identità culturale. Due esempi storici lo documentano chiaramente: i giochi sacri della Grecia classica e la nascita dello sport moderno nel XIX secolo. L’esaltante epopea delle antiche Olimpiadi si inserisce perfettamente, anzi concorre in modo determinate, allo splendore della civiltà ellenica. Fidia, Socrate e Leonida non sono altro rispetto ai sacri concorsi sotto il tempio di Zeus. Lo stesso ethos li animava, il medesimo che spingeva a ritrovarsi ad Olimpia, movendo dalle più remote sponde del Mediterraneo, quel popolo diviso e rissoso che però sapeva sospendere anche le guerre per riaffermare la sua identità. Un’identità culturale forte ed unitaria, che non è rintracciabile nell’Europa del XIX secolo, dove la genialità degli educatori dei college anglosassoni si giustappone alla onirica visione tardoromantica del barone De Cobertin. Le reinventate Olimpiadi, simbolo e sintesi dello sport moderno, non possono non risentire delle tensioni che percorrono la civiltà occidentale e che sfoceranno nei drammi del Novecento. Lo sport non ha in sé la forza di cementare ciò che è all’origine diviso. Le grandi immagini di un fotografo di sport che sa coglierne l’invisibile fascino, non hanno lo scopo di provocare sentimentalmente il visitatore, bensì di aiutarlo in un percorso critico, realmente appassionato perché ragionevole.

 

PROGRAMM
EINTRITT FREI
Namo Amitabha

 

 

 

 

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