Il Mare Mediterraneo è il più grande problema ambientale del mondo!
Orgoglio, pregiudizio, o solo argomento sbagliato di qualcuno che è promotore ed ammiratore della natura?
In ogni caso, abbiamo già aspettato troppo a lungo un’azione imminente e così almeno io non aspetterò più Godot.
Quindi chiariamo fin dall’inizio:
Io non sono un chimico, non sono un biologo, non sono un geografo né un ecologista.
E non sono un esperto sul riscaldamento globale.
Ma negli ultimi 30 anni ho esplorato montagne, grotte, forre, sorgenti e cascate, fotografato, filmato, scritto e pubblicato 53 libri sulla natura, ho letto decine di articoli, parlato con centinaia di persone e dal vivo, sul posto, ho accertato il deterioramento delle acque in molti paesi.
Ed ho collegato molti fatti indiscutibili.
Quando questa estate mi sono seduto di fronte ad una carta geografica da parete del Mediterraneo (sì, avete letto bene, non davanti a Google maps, sul piccolo schermo del telefono, ma davanti ad una grande, vecchia carta
geografica, come quelle che si usavano un tempo nelle scuole), ho studiato i percorsi dei fiumi balcanici e mi sono tornate in mente tutte le scene drammatiche cui abbiamo assistito con i Giovani Guerrieri nei Balcani, allora ho compreso:
Il Mare Mediterraneo è un problema ecologico, ma il più grande del mondo!
Al primo momento penserete – stupidaggini. Poiché tutti dicono che la Cina lo sia, nonostante si trovi a migliaia di chilometri di distanza!
Il Mediterraneo è tuttavia una delle maggiori destinazioni turistiche del mondo – l’anno scorso abbiamo nuotato nelle acque cristalline delle isole croate, mangiato calamari freschi …
Forse l’avete fatto davvero, ma temo che non sarà così per molto tempo.
Ora ci troviamo al punto in cui, per una maggiore comprensione, dovremmo guardare il mio film Guardiani DELL’UNIVERSO , il film terrificante di Srboljub Pešić MORAVA triste, o almeno ascoltare la nostra canzone VENITE CON NOI (che si trova sulla pagina iniziale del sito).
E dopo averlo fatto poi ritornate subito a questa pagina.
Bene, qualcosa è già più chiaro adesso?
Osservate ancora questa carta geografica (in effetti è già molto datata, ma i continenti ed i mari sono ancora allo stesso posto,
altre cose al momento non ci interessano):
Ditemi: è mai possibile trovare in tutto il mondo un mare che sia più piccolo e più chiuso del Mediterraneo?
(In realtà è possibile, nel Baltico, che tuttavia ha la fortuna di non essere circondato da stati mediterranei, motivo per cui secondo questa “ipotesi” può essere escluso, il Mar Nero invece lo associo in questo problema al Mediterraneo).
Ebbene, proprio questa chiusura e dimensione limitata (oltre che l’inquinamento, ovviamente), sono il suo più grande problema. Da nessun’altra parte esiste un mare più chiuso, in nessun altro luogo si trova un tale numero di paesi, nazioni, religioni e diversi sistemi politici raggruppati attorno ad un’unica entità naturale e geografica di analoghe dimensioni,
Ed in nessun altro luogo hanno riversato in acqua, in modo così sistematico, un tale quantitativo di porcherie – e da nessuna parte lo si sta facendo per lungo tempo, tanto quanto nel Mediterraneo.
Sono pienamente consapevole che i problemi in altri mari (a causa di tutte le emissioni di Stati Uniti, Cina, India, Brasile … ) sono almeno equivalenti, se non superiori che nel Mediterraneo. Tuttavia la massa degli oceani è tale che
le conseguenze peggiori si riveleranno solo in seguito.
E perché (quasi) nessuno lo riconosce come un problema enorme?
Negli ultimi mesi ho verificato la mia ipotesi ed a persone di diverse nazionalità ho posto la stessa domanda:
“Quale è la tua prima associazione mentale quando ti parlo del Mediterraneo?”
Risposte come “ahh vacanze, mare caldo, Sardegna, Ibiza, la bellissima costa croata, Creta …” erano in qualche modo attese.
E perché nessuno ha menzionato le spiagge contaminate, i rifiuti galleggianti, il pesce contaminato?
Le persone sono prevedibili. Il modo più semplice è quello di guardare altrove e non ricordare le cose cattive.
Poiché altrimenti avrebbero dovuto affrontarle.
E questo, invece, è difficile.
È più facile non pensare a nulla, ossia pensare solo alle cose belle.
Così continuiamo a vivere più facilmente.
Sopravviviamo? Noi sì, che dire invece dei nostri figli? Vedete, questa ultima domanda mi preoccupa.
Temo che in un momento in cui tutto sta cambiando rapidamente, i governi si stanno sgretolando, il sistema economico crolla, si combattono piccole e grandi guerre – e tutto finché l’acqua scorre dai nostri rubinetti – l’attenzione per un’acqua pulita sia una delle ultime priorità nella nostra lista.
Fino a quando non sarà troppo tardi.
A quel punto, la maggior parte delle risorse idriche sarà già inquinata (si pensi al fatto che solo il 10% dei fiumi alpini è ancora incontaminato) e molte altre saranno di proprietà delle multinazionali.
A dimostrazione delle preoccupazioni qui esposte, guardate il trailer del film (1,34 min); “La vita in bottiglia – La verità sulle attività di Nestlé con l’Acqua”
Che cosa faremo come Guardiani dell’Universo, affinché non sia troppo tardi, lo potete leggere negli obiettivi dei Guardiani per il 2012.
LA FINE E L’INIZIO:
Sul motivo per cui proprio in questa piccola caldaia al centro della terra (Mediterraneo = terra di mezzo, Medi Terra), dove sono nate grandi civiltà (e grandi guerre), debba avvenire una grande evoluzione nella civiltà, questo cambiamento nella mente e nelle azioni, che potremo scaricare solamente da qui (copia e incolla per gli informatici) in tutto il mondo, di questo ne parlerò un’altra volta …