La letteratura cinese classica conta migliaia di anni di storia. Dalla letteratura antica, sviluppatasi in particolare durante la dinastia Tang, dai primi resoconti dinastici al romanzo nel suo pieno sviluppo, durante la dinastia Ming come genere di intrattenimento per i letterati cinesi, fino all’epoca moderna, con la cosiddetta letteratura Baihua fondata da Lu Xun, uno dei maggiori scrittori della Cina del XX secolo. L’introduzione della stampa xilografica durante la dinastia Tang (618-907) e l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Bi Sheng (990-1051), durante la dinastia Song (960-1279) diede una diffusione ai testi scritti mai conosciuta prima.
POESIA
E’ nella poesia, più che in qualsiasi altro genere letterario, che la Cina ha dato la misura del suo genio. A partire dalle dinastie Qin e Han, i grandi autori della letteratura cinese bisogna ricercarli non più tra i filosofi, ma tra gli storici e i poeti. Inoltre, se la Cina è il paese natale del tè, è anche il paese della poesia. Molto presto, infatti, il tè divenne fonte d’ispirazione per i poeti cinesi. Nel corso di 1700 anni, innumerevoli letterati e poeti composero poemi dedicati a questa bevanda. Queste poesie sono considerate importanti poiché presentano sotto differenti aspetti la raccolta, il trattamento, le caratteristiche del tè ed anche la sua influenza sulla vita spirituale e materiale dell’uomo. Le relazioni tra la poesia cinese e la cultura del tè potrebbero risalire all’apparizione della prima raccolta di poemi cinesi. I poemi più antichi su questo argomento scoperti sinora si trovano in opere della fine della dinastia dei Jin Occidentali (265-316) e dell’inizio della dinastia dei Jin Orientali (317-420), come Chafu (Poesie in prosa rimata sul tè) di Du Yu. La dinastia dei Tang rappresenta l’apogeo della composizione poetica nella storia cinese e, in quel periodo la degustazione del tè era molto popolare. Tè e poesia dunque si incoraggiavano reciprocamente. Durante la dinastia dei Song, sulla base dell’epoca precedente, le poesie sul tè continuarono a svilupparsi.
STORIOGRAFIA
Qin Shihuangdi, il cui corpo giace nel mausoleo di Xi’an, che con il suo esercito dei soldati e cavalli di terracotta è ormai diventato famosissimo in tutto il mondo, nel 213 a.C. ordina di distruggere tutte le opere storiche e quelle dei filosofi appartenenti a scuole diverse da quelle dei Legisti. Al tempo della dinastia degli Han (206 a.C.-220 d.C.) compare il primo grande storico della Cina e uno dei maggiori della storiografia mondiale: Sima Qian (145-86 a.C.) che compila l’opera intitolata Shiji “Memorie di uno storico”, documento fondamentale e ancora insuperato della storiografia tradizionale cinese. Quest’opera può essere considerata la prima vera storia generale della Cina, dalle origini fino al periodo di Sima Qian. In essa troviamo un’esposizione cronologica dei fatti, le biografie di uomini illustri, le descrizioni della storia di popoli asiatici, documenti e citazioni di altre opere. Sima Qian, paragonato a Tucidide e a Tacito, ha rappresentato per secoli il modello di tutti gli storici cinesi.
PRINCIPALI OPERE LETTERARIE CINESI:
CONFUCIO:
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1. Shijing “Libro della poesia”: è la più antica antologia poetica cinese (305 inni di corte, canzoni popolari, elogi di eroi, inni rituali);
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2. Shujing “Libro dei documenti”: costituisce una tra le più antiche fonti del patrimonio storiografico della Cina (cronache, aneddoti, verbali…);
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3. Yijing “Libro delle mutazioni”: un manuale di divinazione, noto da noi come “I King”;
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4. Lijing “Libro dei riti”: una raccolta di regole di comportamento per ogni livello e stato sociale;
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5. Chunqiu “Primavera e Autunno”: di carattere storico; è la cronaca del Principato di Lu, patria di Confucio.
LAOZI (570-490)
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Daodejing (o Tao Te Ching nella vecchia trascrizione) “Libro della via e della virtù” , in cui sono esposti i principi del taoismo
ZHUANG ZHOU
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Zhuangzi “Il maestro Zhuang” : considerato il più grande scrittore dell’antichità cinese e importante per la conoscenza della filosofia taoista.
南无阿弥陀佛