In Cina l’utilizzo e la produzione di lacche ha una storia di almeno 7000 anni. Nei tempi remoti, verniciare con la lacca era chiamato “xiu”, e dipingere motivi con la lacca era chiamato “shi”. Tra le ricche risorse forestali cinesi, è ampiamente diffuso l’albero della lacca, da cui si estrae un liquido chiamato “daqi” (lacca naturale), che rende resistenti all’acqua, al calore e alle frizioni i recipienti su cui è steso.
L’arte della lacca, nata inizialmente per applicazioni sui vasi, si modificò per tecnica e destinazione nel corso del tempo. Le principali techiche si svilupparono con le Dinastie Song, Ming e Qing.
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Tecnica della lacca a fessura : Dopo che si è inciso il decoro nello strato di lacca superficiale, si sfregano le cavità con oro e argento, mediante i quali si ottenengono particolari effetti ottici.
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Tecnica della lacca ad intaglio : Dalla lacca applicata in molteplici strati soprattutto su vasi, vengono intagliati modelli geometrici, floreali od ornamentali. Talvolta nascono anche rappresentazioni sceniche.
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Tecnica della lacca di Coromandel: su fondo dipinto a colori vengono poi applicati parecchi strati di lacca. Dopo la completa asciugatura si intagliano nella lacca disegni in filigrana, così che le superfici colorate sottostanti – spesso separate solo da barriere sottili come un capello – siano in parte nuovamente visibili.
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Molto famosa anche l’arte della lacca di madreperla, nella quale vengono introdotti nella lacca disegni e figure in filigrana fatti di madreperla. Un celebre esempio a tal fine è il sontuoso trono da viaggio dell’imperatore Kang Xi nel Museum für Asiatische Kunst a Berlino.